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(NICOLA CIARLETTA, Alfabeto, Roma, 1947)

— by NICOLA CIARLETTA

Anche quest'anno « Alfabeto » fa la sua mostra. E'divenuto ormai un avvenimento simbolico, un rito intimo che ha trovato ora, tra i bronzi di Chiaruzzi, la sua mensa più adatta.
Taluni si saranno chiesto qual'è l'Utilità delle riunioni da Chiurazzi. Si saranno anche chiesto qual'è l'utilità delle pubblicazioni di « Alfabeto ». Sono le stesse persone che si chiedono qual'è l'utilità di una passeggiata.
Il paragone calza benissimo, perchè sia Chiurazzi che « Alfabeto » sono delle passeggiate utilissime, le quali procurano possibilità di incontri e di dialoghi.
Il bello sarebbe se « Alfabeto » potesse uscire di volta in volta oralmente, tanto poca è la sua voglia di dire cose definitive e tanta invece è l'intenzione di provarsi su tutti gli argomenti, per ristabilire, se è possibile, quella vicendevolezza tra cognizioni e sensazioni diverse che si è perduta dai tempi del Rinascimento.
La parola Rinascimento, si sa, è pericolosa iperchè esige la maiuscola. « Alfabeto» dimostra di non essere così presuntuoso perchè ha adottato un nome che è al principio di ogni scibile. E' vero che tale umiltà può essere facilmente se.ambiata per superbia. Ma del contrario fanno fede gli scritti e i clichets che con ostinato amore Gino Patti raccoglie mensilmente. A questo punto io devo tacere perchè molti di quegli scritti sono miei.
La mostra è cominciata col concorso dei pittori Ciarroechi, Pinna, Monachesi, Urbani del Fabretto, Francalancia, Donghi, Bartolini, Eva Fischer, Pariella, Jurlo, Laura Bellini, Corpora, Omiccioli, Sadun.

Gentilini, Manca, lle Pisis, Carta, Villoresi, Tamburi, Fasola, Vangelli, Canotti; degli scultori Mazzullo, Spadini, Fazzini, Greco, Cannilla, Tot, Franchina, Marinangeli, Biggi, dell'architetto La padula. Ma continuerà col concorso di molti artisti ancora, perchè « Alfabeto », come ho detto, è una passeggiata. Una passeggiata lunghissima che dura da tre anni.