Tot

(NICOLA CIARLETTA, Alfabeto, Roma, anno III, No. 5-6, Roma, 15 March, 1947)

— by NICOLA CIARLETTA

Tot porta sempre in tasca due sassi, due bei sassolini ovoidali che continuamente liscia con le dita. Una volta Valéry scrisse che il principio della scultura risiede nel toccare. E Amerigo Tot tocca i buoi sassi, che fantasticamente gli crescono sotto i polpastrelli per trafigurarsi infine nelle tondità monumentali del corpo umano. L'esposizione che ora tiene all'a « Obelisco », dedicata nella gran parte ai disegni, è una sarabanda del tutto tondo. Ma queste donne nude, adagiate sulla carta e già a lungo accarezzate dalla fantasia, smaniano di fermare nello spazio la « sensation du toucher » di cui parla Valéry e che la febbrile mano di Tot vorrebbe prolungare per l'eternità. Ed eccole: farsi scultura, e ingigantire, e 'tuttavia fremere ancora quasi cercassero una nuova dimensione. Per accarezzare, quale sarebbe il suo sogno, un sasso grande come la terra, può darsi che Tot ci rimetterà le mani, ma non il fiato, tanto indomita è la sua volontà plastica. Continua perciò ad allisciare i due sassolini, che sono i soli tesori domestici della sua giubba da falconiere.